Vi siete mai chiesti se esiste un legame nascosto tra le nostre origini e le stelle? Nel caso, potreste essere interessati alle riflessioni di Daniella Fenton, ricercatrice e autrice secondo la quale gli extraterrestri hanno influenzato l’evoluzione umana nel corso di milioni di anni.
Nel suo libro “Exogenesis: Hybrid Humans“, la Fenton propone una tesi avvincente sull’esistenza di antichi antenati che hanno visitato la Terra per modificare geneticamente i nostri progenitori. L’autrice si basa su elementi provenienti da diversi campi, come l’archeologia, l’antropologia, la genetica e la mitologia, al fine di sostenere la sua teoria secondo cui non siamo il prodotto della sola selezione naturale, ma di un intervento cosmico.
Per esempio, la scrittrice menziona la scoperta dei Denisovani, un misterioso gruppo di ominini con cui si sono incrociati gli esseri umani moderni e i Neanderthal, il cui DNA contiene tracce di un’origine sconosciuta.
Inoltre, esplora le somiglianze tra miti e leggende antiche di diverse culture, come le tradizioni sumera, egizia e indù, che descrivono degli esseri venuti dal cielo per insegnare all’umanità varie arti e scienze.
L’autrice sottolinea anche le anomalie dei cromosomi umani, come la fusione del cromosoma 2 e la presenza di retrovirus endogeni, la cui presenza potrebbe suggerire una manipolazione deliberata da parte di un’intelligenza avanzata.
Il secondo cromosoma e i geni che modificano l’attività cerebrale, sono diventati argomenti chiave nell’ambito dei dibattiti sulla possibile influenza di civiltà aliene nello sviluppo dell’Homo Sapiens.
Fenton offre una prospettiva singolare sull’evoluzione umana, sostenendo che il nostro DNA è stato alterato da un’intelligenza extraterrestre al fine di migliorare le nostre capacità intellettuali.
La prova di questa teoria risiede nel gene miR-941, che svolge un ruolo importante nello sviluppo dei sistemi neurotrasmettitoriali. Le ricerche suggeriscono che questo gene, sia comparso nel genoma dell’Homo Sapiens circa 800.000 anni fa, in coincidenza con un considerevole incremento delle dimensioni del cervello dei nostri antenati.
Fenton, ritiene che non si tratti di una semplice coincidenza, ma del risultato delle attività svolte da civiltà aliene in grado di apportare modifiche al nostro DNA,
Un altro argomento a favore di questa teoria è il gene ARHGAP11B, responsabile della formazione della nuova corteccia cerebrale. Le ricerche hanno dimostrato che anche questo gene è comparso circa 800.000 anni fa e svolge un ruolo importante nello sviluppo del nostro cervello. Inoltre, la ricercatrice sostiene che una tale coincidenza può essere spiegata solo attraverso l’intervento di intelligenze aliene.
Ad ogni modo, l’aspetto più sorprendente di questa teoria è la comparsa di un secondo cromosoma nel genoma umano. A fronte dei 48 cromosomi di cui erano dotati gli antenati dell’uomo, ve ne sono solo 46.
Secondo Fenton, ciò è avvenuto in seguito alla fusione di due cromosomi e costituisce un’ulteriore prova dell’intervento di una civiltà aliena. Questo indica che la fusione dei cromosomi non si è verificata solo in alcune persone, ma in ogni Homo Sapiens, il che dimostra una sostituzione completa del corredo genetico con la possibilità di ottenere una posizione dominante sulla Terra.
La dottoressa Jeri Brown, genetista dell’Università di Harvard, ha commentato la teoria di Fenton nel modo seguente: “L’idea di un’intelligenza aliena che abbia interferito con l’evoluzione umana è un concetto interessante. Tuttavia, non disponiamo ancora di prove concrete a sostegno di questa teoria. Sono necessarie ulteriori ricerche e analisi per comprendere appieno le origini e lo sviluppo dell’Homo Sapiens“.
Informazioni storiche e scientifiche:
- I mutamenti nel genoma dell’Homo Sapiens, avvenuti circa 800.000 anni fa, hanno coinciso con un drastico aumento delle dimensioni del cervello.
- Il gene miR-941 è apparso nel genoma dell’Homo Sapiens circa 800.000 anni fa e svolge un ruolo importante nello sviluppo dei sistemi neurotrasmettitoriali.
- Il gene ARHGAP11B è apparso circa 800.000 anni fa ed è responsabile della formazione di una nuova corteccia cerebrale.
- Il secondo cromosoma è apparso nel genoma umano in seguito alla fusione di due cromosomi di antenati del genere umano.
- La fusione cromosomica si è verificata in tutti gli Homo Sapiens, il che indica una trasformazione completa del corredo genetico.
La Fenton è convinta che gli extraterrestri che ci hanno creato veglino ancora su di noi e comunichino con noi attraverso sogni, visioni e fenomeni di sincronia. Suggerisce anche che hanno un piano per il nostro futuro e che dobbiamo risvegliarci per raggiungere il nostro vero potenziale e scopo come specie.