La costruzione del James Webb Space Telescope (JWST) è stata completata. Tutti i pezzi, montati assieme, faranno un altro giro di test prima di essere lanciati nello spazio nel 2021.
Il più grande, potente e complesso telescopio spaziale mai realizzato, l’attesissimo James Webb, costruito negli stabilimenti della Northrop Grumman a Redondo Beach, in California (Usa) è assemblato, una costruzione estremamente lunga, che doveva essere terminata oltre un decennio fa.

Ora che Webb è un osservatorio completamente assemblato, dovrà sottoporsi a ulteriori test ambientali e di corretta distribuzione del peso per garantire il successo della missione. Questo formidabile telescopio ci permetterà di osservare l’universo primordiale e l’atmosfera di altri pianeti.
Realizzato grazie a una collaborazione tra le agenzie spaziali di Stati Uniti, Europa e Canada, il sospirato fratello maggiore del telescopio spaziale Hubble dovrebbe essere lanciato nel 2021, ben quattordici anni dopo la prima data ipotizzata, con un razzo Ariane 5 dalla base europea di Kourou, nella Guyana Francese.

Il James Webb si compone di due parti fondamentali: lo specchio e il corpo della sonda. Il primo è da record, la sua superficie segmentata e 10 volte più grande di quella di Hubble, dalla predilezione per le osservazioni nell’infrarosso, ciò permette al telescopio di raccogliere le poche manciate di fotoni che ci arrivano dall’universo primordiale, mentre i 5 strumenti principali di Hubble osservano nel vicino ultravioletto, nel visibile e nel vicino infrarosso.
Inoltre, mentre Hubble opera in orbita intorno al nostro pianeta, Webb opererà a oltre un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, e non potrà quindi essere raggiunto dagli astronauti per eventuali missioni di riparazione.

Il corpo della sonda invece si compone di antenna per le comunicazioni, pannelli solari per ricaricare le batterie e propulsori per orientare il telescopio.
Per evitare che le radiazioni del Sole, della Terra e della sonda stessa scaldino il telescopio e interferiscano coi sensibilissimi strumenti, lo specchio è protetto da ben 5 fogli isolanti. Si tratta di Kapton, un materiale già usato per le tute degli astronauti, placcato a sua volta di alluminio e silicio per riflettere più radiazioni possibili.
I sottilissimi fogli si dispiegheranno solo nello spazio aperto, raggiungendo l’ampiezza di un campo da tennis. Ora che tutti i pezzi sono stati montati, saranno sottoposti a un nuovo giro di test. Il lancio, anch’esso più volte rimandato, è previsto per il 2021.
Ma, prima di diventare operativo, il James Webb dovrà raggiungere la sua lontana dimora: il punto Lagrange L2. Qui, potrà iniziare a scandagliare il cielo alla ricerca di indizi sulla nascita dell’universo e sulla vita aliena.