Molti siti di misteri riportano ancora nel 2019 la notizia della popolazione dei Dropa in Tibet e dei famosi dischi, incredibile! Spesso però molte volte è associato erroneamente con il piatto di lolladoff, questi dischi a seconda delle teorie verrebbero o da una antica civiltà o dagli alieni, ma in realtà vengono da: Nulla.
Infatti non esistono, sono stati creati per la prima volta nel libro Sungods in Exile (1978) da Karyl Robin-Evans, che racconta di una sua spedizione in Tibet del 1947 e di come venne a conoscenza dei Dropa e dei loro segreti. Nel 1995 si scoprì la verità – ma dopo ventiquattro anni ancora si legge questa bufala -, ovvero lo scrittore David Gamon confessò al Fortean Times, di aver scritto Sungods in Exile per scherzo e per mettere alla berlina la pseudoscienza di Erich von Däniken, ma non solo, ammise anche di aver falsificato foto e prove.

Questo però non scoraggiò Hartwig Hausdorf che nel 1998 scrisse il libro The Chinese Roswell e che introdusse il professor Tsum Um Nui della Beijing Academy traduttore di questi dischi, ma è inutile dire che il professore non esiste ne in Cina ne altrove e nessuno prima del libro l’aveva mai sentito menzionare.
Infine tutti i dischi di pietra sono conservati, a detto degli scrittori in vari musei in tutta la Cina, tuttavia, nessuno di questi musei, una volta contattato, sembra conoscere o avere avuto un disco di dropa.
In conclusione ci sono due curiosità, la prima riguarda la storia scitta da Gamon che non risulta neanche originale perchè è stata copiata da un racconto del 1973 Les disques de Biem-Kara (I dischi di Biem-Kara) dell’autore francese Daniel Piret. La seconda curiosità riguarda le foto, infatti molte di esse ritraggono i BI, anche con i colori mutati, giusto per fare un po di scena. Questo è il link di wikipedia per chiunque fosse interessato a scoprire cosa sono e cosa vi rifilano per ALIENI e MISTERO.