Nel profondo degli Stati Uniti, in New Mexico, si trova la città di Santa Fe. Qui nell’Ottocento è iniziata la leggenda della Cappella di Loreto, da allora i pellegrini si affollano nella chiesa per dare un’occhiata al mistero del miracolo: la scala della cappella.
Storia della Cappella Loreto
Nel 1872, il vescovo dell’arcidiocesi di Santa Fe era Jean-Baptiste Lamy. Francese di nascita, fu eletto vescovo della diocesi per la prima volta, e nel 1873 commissionò e curò la costruzione di una nuova chiesa chiamata Nostra Signora della Luce. Un ordine religioso, le Suore di Loreto, impegnato nella gestione di una scuola femminile del luogo, si sarebbe occupato anche della nuova cappella.
Costruita nel popolare stile gotico, in assoluto contrasto con le abitazioni semplici in stile pueblo, tipiche di queste zone vicine al Messico, l’intera cappella fu progettata dal rinomato architetto francese Antoine Mouly ispirandosi alla storica Saint-Chapell di Parigi. Poiché Mouly era ormai infermo e sulla via della cecità, fu il figlio Projectus Mouly a seguire la costruzione della chiesa. Purtroppo, Projectus non riuscì a vivere abbastanza per vedere l’opera completata, improvvisamente venne a mancare e i lavori si interruppero.
Tuttavia la chiesa era pressoché terminata, mancava solamente una cosa. Una scala che permettesse di salire sul soppalco del coro. La cappella non era il più grande santuario del mondo, quindi una scala standard era considerata troppo ingombrante per essere funzionale. Altre chiese e cappelle dello stesso periodo avevano scale a pioli invece di scalini. Tuttavia, le Suore scartarono rapidamente questa idea a causa del loro abbigliamento.
Senza la possibilità di raggiungere il soppalco, la cappella non sarebbe stata in grado di operare in tutte le sue funzioni. Mentre venivano discusse le probabili soluzioni, suggerimenti e idee da parte di architetti e ingegneri del settore, le Suore nonostante le difficoltà, consideravano che ciò non fosse altro che una prova della loro fede.
La leggenda della scala della Cappella Loreto
Intorno al 1880, l’intero ordine cominciò a pregare San Giuseppe – il patrono dei falegnami – per risolvere la questione della scalinata della cappella. Il 9° giorno di preghiera, un forestiero si presentò alla loro porta con il suo mulo e alcuni attrezzi. La prima cosa che l’uomo disse alle Suore fu che era un falegname di mestiere in cerca di lavoro.
Le Suore gli spiegarono il problema e fu invitato ad entrare nella cappella della chiesa per dare un parere al dilemma che si era lasciato alle spalle con la prematura scomparsa l’architetto originario. L’operaio solitario, a differenza di molti artigiani che avevano prima di lui espresso il loro punto di vista, disse che era possibile costruire una scala di accesso al soppalco senza diventare un pugno in un’occhio nello spazio a disposizione. L’unica condizione che pose alle Suore era quella di voler lavorare in privato.
Le Suore erano fin troppo entusiaste di accettare questa condizione se ciò significava portare a termine la loro scalinata. Sebbene utilizzassero la cappella per le loro attività di preghiera, il falegname si ritirava, e tornava solo quando la cappella era vuota.
Alcune delle Suore che erano riuscite a dare un’occhiata in assenza dell’artigiano, dichiararono di aver visto il legno a mollo nelle vasche che gli avevano fornito e che utilizzava soltanto una sega, un goniometro e un martello. Per rispetto però, non vollero intromettersi e restarono ad attendere la conclusione dell’operato.
Le testimonianze raccolte all’epoca si contraddicono a vicenda. Alcuni insistevano sul fatto che la costruzione fu completata in brevissimo tempo, mentre altre riferivano che ci volle più tempo del necessario. In tutti i modi, la scala fu realizzata.
Quando la scala a chiocciola fu terminata, il falegname presentò alle Suore una bellissima scala a chiocciola, che rese le religiose entusiaste dell’ottimo risultato, tanto che vollero organizzare un banchetto in onore dell’uomo che aveva risolto il problema. Fu allora che che scoprirono che il falegname era scomparso.
Durante il periodo di lavoro, in nessuna occasione l’uomo si era mai identificato. Non chiese mai, né ricevette il compenso per il suo incarico e nemmeno delle provviste prima della sua partenza. Chi fosse esattamente quest’uomo, è solo uno dei tanti misteri che circondano la scala della Cappella di Loreto.
Un altro dei misteri di questa impressionante opera di falegnameria, è la tecnica con cui è stata costruita. Non c’è una colonna centrale o travi di sostegno, sembra che tutto il peso sia autoportante alla base. L’artigiano non ha usato chiodi o colla, ma solo cavicchi di legno per fissare i gradini.
Inoltre la scala, era priva di corrimano che fu aggiunto solo dieci anni dopo da un altro artigiano, Phillip August Hesch. La leggenda dice infatti, che alcune Suore avevano così tanta paura di scendere i gradini da essere costrette ad aggrapparsi servendosi di mani e ginocchia.
Ci sono solo 33 gradini, tuttavia, la scala si avvolge a 360 gradi due volte. Il numero 33 è un numero significativo, essendo l’età di Gesù alla sua crocifissione. Le Suore erano convinte che fosse stato Giuseppe stesso a correre in loro aiuto. Così, la gente diede alla scala il soprannome di Scala di San Giuseppe.
All’epoca, furono contattati alcuni fornitori di legname della zona nel tentativo di rintracciare l’artigiano, ma nessuno di loro riuscì ad aiutare in alcun modo la richiesta di informazioni. Non si riuscì a recuperare nessuna fattura di vendita e si scoprì che il legname utilizzato era di tipo sconosciuto. Qualunque fosse il legno utilizzato, non era sicuramente originario della zona di Santa Fe.
Un’analisi moderna ha rivelato che il legno utilizzato è abete rosso, ma di una varietà che nessuno conosce. Si è concluso che il luogo più vicino per questo tipo di legno possa essere l’Alaska. Perché un falegname vittoriano dovrebbe trasportare decine di quintali di legname con nient’altro che un mulo, nella remota possibilità che possa essere necessario per costruire una scala a migliaia di chilometri di distanza?
Tra verità e leggenda
Come in tutte le leggende, c’è un po di verità e un po di fantasia nella storia della Scala della Cappella di Loreto. Mary J. Straw Cook, storica, ha studiato la scala di Sante Fe per sette lunghi anni. Ha raccolto sufficienti prove per dare un nome al misterioso falegname.
Nel 1984, ha scritto un libro intitolato Loreto: Le sette sorelle e la loro cappella di Santa Fe. La Cook scrive nel suo libro di aver trovato un riferimento in un registro delle monache del 1881, in cui era indicato il pagamento per il legno ad un uomo di nome Francois-Jean Rochas.
La Cook nelle sue ricerche, ha anche trovato un necrologio in un vecchio articolo di giornale pubblicato nel 1895 sul The New Mexican, dove si affermava che il signor Rochas era stato colpito da un infarto nella sua casa di Dog Canyon, era stato un abile falegname, e che era stato lui ad aver costruito l’impressionante scala della Cappella di Loreto.
Dunque, per i residenti di Santa Fe dell’epoca, non era affatto un mistero chi avesse eretto la scala. Forse in seguito, quando la generazione di testimoni diretti scomparve, il nome di Rochas venne dimenticato e la storia si è fatta col passare del tempo, sempre più fantasiosa.
Secondo la storica, Rochas era membro di una società segreta francese di artigiani e operai altamente qualificati chiamata Compagnons, realmente esistita durante il Medioevo. La Cook afferma che Rochas venne negli Stati Uniti appositamente per costruire la scala di Sante Fe e che fece spedire il legno dalla Francia. Inoltre, Rochas è sepolto proprio nel cimitero cattolico di Nostra Signora della Luce.
Il miracolo persistente
La leggenda ispiratrice ha portato alla creazione di libri e di un film del 1998, intitolato The Staircase. Mentre alcune delle leggende potrebbero essere state demistificate con informazioni sul suo presunto costruttore, molte persone che hanno visto le scala, sostengono che questo lo rende non meno di un miracolo. Da dove sono venute l’ispirazione e la conoscenza per costruire una scala mozzafiato che ancora oggi impressiona anche i migliori artigiani in circolazione?
Ciò che non può essere discusso è la meravigliosa opera d’arte che è stata lasciata. Si può vedere ancora oggi, anche se la cappella è divenuta un museo. Vi si possono ancora celebrare eventi significativi di carattere religioso, come i matrimoni. La maggior parte dei visitatori viene in realtà solo per vedere la scalinata della Cappella di Loreto, che alcuni hanno definito miracolosa.