• Home
  • Disclaimer
  • Privacy Policy
  • Contattaci
  • Sitemap
lunedì, Maggio 19, 2025
Mysteria
  • Home
  • Trending
  • Timeline
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Login
  • Home
  • Trending
  • Timeline
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Mysteria
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati

La scialuppa fantasma dell’isola Bouvet

Data la lontananza dell'isola Bouvet e il suo paesaggio inospitale, l'origine dell'imbarcazione e del suo potenziale equipaggio rimarrà con molta probabilità un enigma che si colloca come tanti altri, tra i misteri irrisolti della storia.

Mysteria di Mysteria
3 Dicembre 2023
in Misteri Irrisolti
Tempo di lettura: 3 min
1
Home Misteri Irrisolti
15
VISITE
Condividi su FacebookCondividi su X

Nelle profondità dell’Atlantico meridionale, l’Isola Bouvet è descritta come uno dei luoghi più isolati della Terra, la cui terraferma più vicina è l’Antartide. Se esiste un posto al centro del nulla, questo pezzo di terra di diciannove miglia quadrate nell’oceano Atlantico, disabitato e coperto dal ghiaccio, è senza dubbio questo.

Ma quello che rende l’Isola Bouvet ancora più misteriosa è che nel 1964, su questo pezzo di terra estremamente isolato, è stata rinvenuta una scialuppa di salvataggio abbandonata. Oltre all’imbarcazione, non c’erano altri segni di vita o attività umana sull’isola, inoltre, è impossibile trovare delle rotte commerciali nel raggio di 1.000 miglia da questo luogo. L’origine della barca rimane ancora un mistero.

Indice del contenuto

  1. Il luogo più isolato della Terra
  2. Il mistero della barca
  3. Bouvet: l’isola vulcanica
  4. La scoperta della barca misteriosa
  5. Le domande che rimangono ancora senza risposte
  6. Possibili ipotesi interpretative
  7. L’ipotesi più accreditata
  8. L’incidente Vela
  9. Conclusione

Il luogo più isolato della Terra

Trattandosi dell’isola più remota del mondo, Bouvet è situata a quasi 1.000 miglia da un’altra striscia di terra, una regione dell’Antartide chiamata Queen Maud Land. Tristan da Cunha invece, è un’altra isola remota nonché la più vicina terraferma abitata che dista 1.400 miglia da Bouvet. L’isola dista inoltre 1.600 miglia dal Paese più vicino, il Sudafrica, una distanza pari a quella che separa Parigi da Mosca.

Il mistero della barca

Scoperta originariamente nel 1739 dall’esploratore norvegese Jean Baptiste Charles Bouvet de Lozier, è una terra desolata di rocce e ghiaccio, senza vegetazione a parte qualche lichene o muschio. Dal cielo, sembra una gigantesca palla di neve completamente piatta.

Amazon - I 100 libri Horror da non perdere!

Dal 1929 è territorio della Norvegia nella quale, nel 1977, venne costruita una stazione di monitoraggio meteorologico automatizzata. Tuttavia, il più grande dei misteri legati a quest’isola è emerso nel 1964, quando un gruppo di ricercatori si accorse di una misteriosa imbarcazione abbandonata, senza riuscire a capire come questa fosse finita in un posto così remoto e disabitato.

Bouvet: l’isola vulcanica

Il governo sudafricano, con il permesso della Norvegia, stava studiando la possibilità di costruire una stazione con personale sull’isola, quindi negli anni Cinquanta, si avviarono delle verifiche per stabilire se ci fosse stata una superficie pianeggiante sufficiente a soddisfare le esigenze dell’operazione.

Amazon - Libri di Stephen King

Stabilirono che la formazione del territorio non era adatta alle loro necessità. Inoltre, scoprirono che l’isola aveva cambiato la sua formazione geologica, probabilmente a causa di un’eruzione vulcanica, tuttavia le circostanze e le condizioni climatiche non giustificavano uno studio approfondito della nuova massa terrestre.

La scoperta della barca misteriosa

Nell’aprile del 1964, tornarono per portare avanti lo studio delle zone più giovani dell’isola e scoprirono il mistero. Una barca, abbandonata con un paio di remi a poche centinaia di metri di distanza, sostava in una laguna all’interno della nuova massa di terra. L’imbarcazione era priva di qualsiasi segno di riconoscimento e, sebbene vi fossero alcune prove della possibile presenza di esseri umani sulla barca, non furono trovati i loro resti.

Le domande che rimangono ancora senza risposte

Le domande in sospeso sono numerose. Perché una barca si trovava in quella zona, cioè nel bel mezzo del nulla? Chi c’era su quella barca? Come erano arrivati in quel luogo remoto, a più di mille miglia dalla civiltà, con nient’altro che un paio di remi? E che fine aveva fatto l’equipaggio? Le risposte sono poche, infatti nessuno ha mai trovato soluzioni convincenti per svelare il mistero.

Possibili ipotesi interpretative

Molti hanno cercato di trarre una conclusione per il mistero dell’Isola Bouvet, sostenendo che l’imbarcazione era stata in qualche modo portata a riva dalle correnti dell’oceano. Tuttavia, il governo sudafricano scoprì la barca con due remi in una laguna dell’isola. C’erano segni che indicavano la presenza di esseri umani a bordo, ma non c’era traccia dei loro corpi.

In molti hanno ipotizzato che, dopo la loro morte, i corpi dei marinai siano stati in qualche modo trascinati dalle acque del mare, nonostante si trattasse di una laguna isolata al centro dell’isola.

Inoltre, si pensa che l’equipaggio sia riuscito in qualche modo a portare la propria barca alla deriva fino alla riva dell’isola e poi a portarla nella laguna per proteggerla dalla marea. Nel giro di qualche giorno, tutti morirono di fame o disidratazione vicino la spiaggia e i loro corpi furono portati via dalle acque dell’oceano.

L’ipotesi più accreditata

La spiegazione più convincente e razionale si trova nel libro delle Transazioni dell’Istituto Oceanografico (Mosca, 1960). Nel libro si legge che la nave scientifica “Slava-9” iniziò la sua crociera con la spedizione antartica sovietica il 22 ottobre 1958.

Il 27 novembre giunse presso l’isola Bouvet e un gruppo del personale di bordo sbarcò. Alla fine non riuscirono a lasciare in tempo l’isola a causa del peggioramento delle condizioni meteorologiche rimanendo sull’isola per circa tre giorni. Le persone furono recuperate in elicottero il 29 novembre 1958.

In realtà, ci sono così tante teorie su questo strano ritrovamento, che è difficile stabilirne una.

L’incidente Vela

L’incidente Vela è un altro strano ma interessante evento legato ai misteri dell’Isola Bouvet. Si tratta di un evento avvenuto il 22 settembre 1979, tra le isole Bouvet e Prince Edward, quando il satellite americano Vela Hotel 6911 registrò un doppio riflesso inspiegabile proveniente dall’area. Sebbene questa osservazione sia stata ampiamente attribuita a un test nucleare, a una meteora o a un guasto della strumentazione del satellite, molti sono ancora interessati a cercare un aspetto più misterioso di questa vicenda.

Conclusione

Data la lontananza dell’isola Bouvet e il suo paesaggio inospitale, l’origine dell’imbarcazione e del suo potenziale equipaggio rimarrà con molta probabilità un enigma che si colloca come tanti altri, tra i misteri irrisolti della storia.

Tags: Bouvet IslandIncidente VelaIsola MisteriosaLuoghi MisteriosiMisteri IrrisoltiOceano AtlanticoSlava-9Vela Hotel 6911

Ciao, qui puoi iscriverti per ricevere le notifiche in tempo reale sulle nuove notizie del sito Mysteria!

Cancella la sottoscrizione delle notifiche
Articolo Precedente

Unione Sovietica: Lo tsunami che rase al suolo Severo-Kurilsk

Prossimo Articolo

La Leggenda della nave fantasma Octavius

Mysteria

Mysteria

Ogni persona è un enigma. È un puzzle non solo per se stesso, ma anche per tutti gli altri, e il grande mistero del nostro tempo è il modo in cui decifrare questo puzzle.

Prossimo Articolo
Octavius

La Leggenda della nave fantasma Octavius

Effettua il login per partecipare alla discussione
  • A still-image screenshot from Kenny Veach’s M Cave Hike on YouTube.

    L’inspiegabile scomparsa di Kenny Veach

    33 condivisioni
    Condividi 13 Tweet 8
  • Nathan Campbell: La misteriosa scomparsa alla ricerca della Piramide Nera

    10 condivisioni
    Condividi 5 Tweet 2
  • Black Dolphin, il carcere che tutti i criminali vorrebbero evitare

    13 condivisioni
    Condividi 9 Tweet 2
  • Ripper Crew: i macabri riti degli squartatori di Chicago

    5 condivisioni
    Condividi 2 Tweet 1
  • Il miracolo e la tragedia: Kenji Iwamura e il suo SOS

    5 condivisioni
    Condividi 2 Tweet 1

Tag

Adolf Hitler Alieni Antico Egitto Archeologia Assassini Assassini Seriali Chernobyl CIA Cospirazioni Criminali Cronaca Nera Disastri Egitto Führer Germania Germania Nazista Giappone Guerra Fredda Hitler Inghilterra Italia Leggende Luna Luoghi Misteriosi Missioni Spaziali Misteri Irrisolti Misteri Religiosi Mysteria News NASA Nazismo Oggetti Misteriosi Omicidi Seriali Radiazioni Russia Scienza Seconda Guerra Mondiale Serial Killer Spazio Stati Uniti Storia Terzo Reich Ucraina UFO Unione Sovietica URSS
Facebook Twitter Telegram

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n°62 del 2001. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, ne del contenuto dei siti linkati.

Mysteria-Logo

2014 - 2023 © Copyright Mysteria - Designed by Bronx Design

Bentornato/a!

Accedi con Facebook
Accedi con Google
O

Accedi al tuo account di seguito

Password dimenticata?

Recupero della password

Inserire il nome utente o l'indirizzo e-mail per reimpostare la password.

Login

Add New Playlist

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Home
  • Disclaimer
  • Privacy Policy
  • Contattaci

2014 - 2023 © Copyright Mysteria - Designed by Bronx Design

Questo sito web utilizza i cookie per diversi scopi. Per ulteriori informazioni vedi la nostra Privacy e Cookie Policy.
Are you sure want to unlock this post?
Sblocco a sinistra : 0
Sei sicuro di voler cancellare la sottoscrizione?