Uno degli eventi più scioccanti e tragici del 2013 è stata l’improvvisa scomparsa di Jeff Bush, un paesaggista di 37 anni di Seffner, in Florida. Bush stava dormendo nel suo letto la notte del 28 febbraio, quando un’enorme voragine si è aperta sotto la sua camera da letto e lo ha inghiottito.
Suo fratello Jeremy, che si trovava in un’altra stanza, ha sentito un forte rumore e un urlo poi è corso in aiuto, ma quando è arrivato per prestare soccorso ormai era troppo tardi Jeff non c’era più.
“Abbiamo sentito Jeff urlare“, ha raccontato Rachel – sua sorella – alla ABC Action News. “Siamo corsi in corridoio, ho acceso la luce, abbiamo aperto la porta e abbiamo visto soltanto una grande voragine e Jeff non c’era più“.
Jeremy si è buttato nel pozzo per cercare di salvare il fratello, ma in seguito è stato tirato in salvo da un vice sceriffo della contea di Hillsborough, poiché il terreno intorno a lui continuava a franare.
“Il pavimento continuava a cedere e la terra continuava a sprofondare, ma non mi importava. Volevo salvare mio fratello“, ha raccontato Jeremy al Guardian. “Ma non potevo fare nulla. Potrei giurare di averlo sentito gridare il mio nome per aiutarlo“.
I soccorsi si sono presto interrotti, poiché la voragine è stata ritenuta troppo instabile e pericolosa per riuscire a entrarvi. I soccorritori non sono riusciti a individuare il corpo di Bush nella voragine, che ha inghiottito insieme a lui anche i mobili della camera da letto.
La dolina che ha causato la morte di Jeff non era una di quelle tipiche. Le doline sono comuni in Florida, dove il sottosuolo calcareo viene eroso dalle acque sotterranee acide, creando cavità sotterranee che possono collassare quando il terreno in superficie diventa troppo pesante o umido.
Tuttavia, la maggior parte delle doline sono piccole e progressive per cui possono essere individuate e riparate prima di causare danni gravi. La voragine che ha colpito Jeff è stata invece di grandi dimensioni e inaspettata, apparsa senza alcun preavviso.
Si stima che la voragine fosse larga circa 9 metri e profonda circa 6 e che poi si sia allargata nel tempo, costringendo anche all’evacuazione delle abitazioni vicine.
La causa della voragine rimane sconosciuta, ma alcuni esperti hanno avanzato l’ipotesi che possa essere stata innescata dalle forti piogge, dalla siccità o da attività umane come il pompaggio dell’acqua o la trivellazione.
La voragine si è riaperta anche nel 2015, due anni dopo l’incidente, creando un nuovo varco nella stessa posizione. La proprietà dove sorgeva la casa di Jeff è stata acquistata dalla contea di Hillsborough e trasformata in un parco commemorativo per lui e per le altre vittime delle voragini.
La famiglia e gli amici di Jeff lo ricordano come una persona gentile e laboriosa, che amava i suoi cinque figli che amava pescare e andare in campeggio. La sua tragica morte funge da promemoria delle imprevedibili e potenti forze della natura che possono colpire in qualsiasi momento.