Nel novembre del 2014, un escursionista esperto di nome Kenny Veach scomparve nel deserto del Nevada. Prima della sua scomparsa, aveva pubblicato un video su Youtube in cui raccontava di aver scoperto una strana grotta sotto la Sheep Mountain, vicino alla città di Jean. Secondo Veach, la grotta emanava una forte energia che gli faceva tremare il corpo e lo spingeva a ritirarsi.
Nel suo post, il 47enne raccontò di aver scoperto una caverna dalla forma insolita, simile a una M. Mentre si avvicinava, sentì un’angoscia profonda e un senso di pericolo imminente. Aggiunse che, giunto all’entrata, sentì delle forti vibrazioni che lo attraversavano e lo facevano tremare. Non poté andare oltre l’ingresso perché il suo corpo non sopportava quella pressione che aumentava sempre di più.
Raccontò che la grotta sembrava simile a tante altre che aveva esplorato, ma che il terrore e il dolore lo spinsero a fare marcia indietro. Aggiunse infine che secondo lui all’interno della montagna ci fossero delle forze al di là della sua comprensione.
Kenny non si lasciò intimidire dalle critiche e dalle domande degli scettici. Affermò di avere le prove della sua scoperta e di essere disposto a condividerle con chiunque fosse interessato. Propose di organizzare una spedizione alla “M Cave”, dove avrebbero portato delle telecamere e altri strumenti per documentare il fenomeno. Era sicuro di poter dimostrare la verità di ciò che sosteneva.
Veach era determinato a scoprire la verità, anche a costo di mettere a rischio la sua vita.
La Spedizione
La spedizione di Veach partì per l’esplorazione della grotta poco dopo aver ricevuto il permesso dalle autorità locali. Si unirono a lui quattro appassionati di speleologia che documentarono l’avventura con una videocamera. Il filmato fu poi caricato online, accompagnato da una dettagliata descrizione di Veach sulle meraviglie e le difficoltà che incontrarono lungo il percorso.
Raccontò di come fosse stato arduo individuare l’ingresso della caverna (poiché il territorio era costellato di cavità di varia profondità), di come un montone nero li avesse scrutati con sguardo penetrante dalla cima di uno sperone roccioso e di come le loro apparecchiature si fossero guastate una dopo l’altra lungo il percorso.
Un’inspiegabile serie di contrattempi li accompagnava mentre si avvicinavano sempre di più alla grotta. Il video non rivelò alcuna anomalia. Una magnifica grotta che si interrompeva dopo circa un centinaio di metri, erosa naturalmente nel calcare e ricca di stalattiti.
Tuttavia, Kenny Veach era turbato dal fatto che lui non ricordava nulla di simile la prima volta che si era avvicinato alla caverna. Pur avendo l’entrata a forma di M e pur essendo convinto di non aver sbagliato luogo, Veach disse che quel poco che aveva intravisto la prima volta era completamente diverso da ciò che trovò con la spedizione. Disse che perfino le rocce delle pareti erano molto diverse da quello che ricordava.
Questo lo indusse a interrogarsi sulla sua memoria e sulla sua lucidità. Si domandò se fosse stato soggetto a un’illusione o a una manipolazione. Forse qualcuno aveva alterato la caverna per occultare qualcosa di enigmatico o minaccioso. O forse la caverna stessa aveva la capacità di cambiare forma e aspetto a seconda di chi la visitava. Veach non riusciva a trovare una spiegazione logica a ciò che aveva visto.
In conclusione, non c’era nulla di insolito in quella caverna, come confermò lo stesso Veach, che progettò di fare un’altra spedizione per verificare se avesse confuso la posizione della caverna e se esistesse un’altra M Cave.
Il 10 novembre del 2014 Kenny Veach fece una breve escursione nel deserto e iniziò il suo viaggio verso la grotta, prevedendo di tornare a casa due giorni dopo, ma non fece più ritorno.
La Sparizione
Quattro giorni dopo aver chiamato i suoi cari per l’ultima volta, nessuno seppe più nulla di lui. I suoi familiari e i suoi amici lo segnalarono come disperso e si organizzò una vasta operazione di soccorso, con l’ausilio anche di elicotteri.
Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e dei volontari, la ricerca di Veach nella zona montana non diede alcun risultato. Nessuna traccia del suo passaggio fu rinvenuta nelle numerose grotte che furono esplorate.
Grazie alla tecnologia, si localizzò il suo telefono, che era abbandonato vicino a una vecchia miniera verticale. Si pensò subito che fosse precipitato dentro. Ma una squadra di esperti speleologi esplorò la miniera in profondità e non trovò nessuna traccia dell’escursionista.
La misteriosa sparizione dell’uomo, accentuata dalle sue dichiarazioni su ciò che aveva scoperto nella M Cave, scatenò una frenesia mediatica su quale fosse il suo destino. Le teorie andavano dalle più plausibili a quelle più fantasiose.
Per chi lo conosceva, era un appassionato di escursioni che non si tirava indietro di fronte alle sfide impegnative, un veterano che si spingeva sempre oltre i propri limiti e che aveva fatto esperienze straordinarie. Era una persona avventurosa ma anche molto scrupolosa e soprattutto attenta alla sicurezza, indispensabile per ogni escursione.
La spiegazione più plausibile è che abbia incontrato una delle numerose insidie delle montagne del Nevada. Una scarpata troppo scoscesa, un’insolazione nel deserto, una bestia feroce, la disidratazione o un tentativo imprudente che gli sia stato fatale.
Nonostante le ricerche, il corpo e l’attrezzatura dell’escursionista scomparso restano un mistero. Alcuni hanno ipotizzato che stava vivendo un periodo di depressione, che fosse coinvolto in affari illeciti, che avesse problemi economici o che avesse voluto abbandonare la sua vita precedente e trasferirsi altrove. Ma queste teorie sono state tutte confutate dai parenti e dai conoscenti.
Tra le ipotesi più strane, c’è quella che la M Cave sia collegata a una base militare segreta. La zona in cui si trova la grotta è infatti vicina alla Nellis Air Force Base, oggetto di molte teorie di cospirazione. Alcuni credono che sotto le montagne ci siano dei tunnel usati per esperimenti clandestini e per nascondere segreti di stato.
Alcuni ricercatori hanno avanzato l’idea che la caverna che egli aveva scoperto per primo fosse un portale per entità “non terrestri” o persino una via di accesso per un altro mondo.
Dov’è finito Kenny Veach?
La scomparsa di Kenny Veach rimane un enigma irrisolto. Alcuni hanno dubitato della sua veridicità e lo hanno accusato di aver inventato tutto per ottenere notorietà. Tuttavia, molti geologi hanno confermato che in alcune zone montuose si possono avvertire le stesse sensazioni descritte dall’escursionista.
Le grotte sono ambienti acustici unici, in cui le onde sonore possono essere amplificate, distorte o assorbite a seconda delle caratteristiche fisiche della cavità. Questo può creare effetti sonori particolari, come armonie, risonanze, frequenze ed eco, che possono avere un impatto sullo stato mentale degli esseri umani. Alcune grotte possono addirittura generare suoni udibili senza alcuna fonte esterna, a causa dei movimenti dell’aria o dell’acqua all’interno della roccia.
La risonanza di 110 Hz è stata associata a diversi fenomeni psicoacustici, tra cui la stimolazione delle aree cerebrali legate alla percezione e alla coscienza. Alcuni studiosi ritengono che le antiche civiltà usassero le caverne come luoghi sacri per sperimentare gli effetti sonori di questa frequenza e per entrare in contatto con il divino o con se stessi.
Non ci sono prove certe sul destino di Kenny Veach, il cui cellulare è stato ritrovato a molte miglia di distanza dal luogo che intendeva esplorare. Questo fatto suggerisce che Kenny Veach non sia deceduto, ma che si trovi da qualche altra parte. Viste le circostanze, potrebbe essere in una basa segreta, disteso al sole di una spiaggia caraibica, in una grotta, in una navicella spaziale o in un’altra dimensione!