• Home
  • Disclaimer
  • Privacy Policy
  • Contattaci
  • Sitemap
lunedì, Maggio 19, 2025
Mysteria
  • Home
  • Trending
  • Timeline
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Login
  • Home
  • Trending
  • Timeline
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Mysteria
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati

Operazione Valchiria: l’attentato a Hitler del 20 luglio 1944

L'attentato del 20 luglio 1944 venne organizzato da un gruppo di alti ufficiali della Wermacht e politici tedeschi nel tentativo di eliminare il Furher

Mysteria di Mysteria
18 Novembre 2023
in Storia
Tempo di lettura: 7 min
1
Home Storia
6
VISITE
Condividi su FacebookCondividi su X

L’attentato del 20 luglio 1944 venne organizzato da un gruppo di alti ufficiali della Wermacht e politici tedeschi nel tentativo di eliminare il Furher Adolf Hitler, effettuato dal colonnello Claus Von Stauffenberg nel quartier generale di Hitler a Restenburg nella Prussia Orientale, meglio noto come La Tana del Lupo.

L’obiettivo dell’operazione era quello di assassinare Hitler, successivamente attraverso un colpo di stato, instaurare in Germania un nuovo governo volto a negoziare la pace con gli alleati, in modo da porre fine ad una guerra che devastava il Vecchio Continente ormai da 5 anni, la chiave di volta di quest’operazione era il progetto Valchiria, ovvero la mobilitazione immediata dell’esercito appartenente alla riserva con il preciso compito di proteggere le principali sedi di governo in caso di insurrezione interna, naturalmente il progetto fu modificato, dallo stesso colonnello Stauffenberg.

Ludwig Beck
Ludwig Beck

1944, molti politici e alti ufficiali dell’esercito nazista, tra i quali, alcuni erano stati i princiapali artefici del regime nazista, adesso, notata l’eccessività del regime nazista e gli orrori della macchina da guerra tedesca, decisero di passare all’azione, commettendo il crimine peggiore di cui potesse macchiarsi un soldato tedesco, l’alto tradimento, primo fra tutti, il generale Ludwing Beck, il quale rassegnò le dimissioni nonostante godesse di grande fama presso l’alto comando tedesco, grazie alle sue qualità dimostrate durante la campagna francese.

Subito dopo le sue dimissioni, Beck iniziò a rastrellare la Germania alla ricerca di fedeli adepti da reclutare tra le più alte cariche in politica e nell’esercito, come il dottor Carl Goerdeler, sindaco di Lipsia contrario fin dagli esordi al nazionalsocialismo, che dopo l’ascesa al potere di Hitler nel 1933 si impegnò nella difesa degli ebrei e a contrastare l’aggressiva politica del Furher.

Amazon - I 100 libri Horror da non perdere!
Erwin Witzleben
Erwin Witzleben

Dal punto di vista militare era indispensabile la partecipazione del feldmaresciallo Erwin Von Witzleben, il quale fu uno dei principali protagonisti della campagna in Francia e che si era già distinto nella Prima Guerra Mondiale durante la Battaglia di Verdun, aveva molte conoscenze tra gli alti ufficiali dell’esercito e tra esse vi erano figure di spicco all’apice della loro carriera, come il colonnello Henning Von Tresckow.

Tresckow inizialmente era favorevole al nazismo, considerando le imposizioni del Trattato di Versailles ingiuste ed esagerate, ma le sue convinzioni mutarono la notte del 29 giugno 1934, meglio nota come La Notte dei Lunghi Coltelli, nella quale i principali oppositori di Hitler vennero brutalmente assassinati dai fanatici delle SS, venne assoldato dai cospiratori con il preciso compito di trovare uomini fidati disposti a rischiare l’alto tradimento per porre fine alla guerra.

Amazon - Libri di Stephen King

Nel 1942, entrò a far parte della cerchia anche il generale Friedrich Olbricht, comandante dello stato maggiore della riserva in tutta la Germania, il quale si era già distinto per come guidò le sue divisioni corazzate durante la campagna polacca, assieme a Treskow gettarono le basi per il colpo di stato.

Friedrich Olbricht
Friedrich Olbricht

Il 13 marzo del 1943 vi fu un primo tentativo di attentato alla vita di Hitler denominato «Operazione Spark», quest’ultimo era in visita allo stato maggiore tedesco presso la città di Smolensk, il colonnello Treskow inserì in un pacchetto due cariche esplosive, spacciandolo per una cassetta di alcolici, la affidò ad un ufficiale addetto alla sicurezza del Furher, tutto sembrava procedere nel migliore dei modi, gli esplosivi era stati trasportati sull’aereo di Hitler e secondo il piano sarebbero dovuti esplodere in volo, tuttavia gli ordigni non esplosero e l’attentato fallì.

Apparve chiaro che adesso non era più necessario assassinare Hitler, ma dovevano essere disposte le cariche che avrebbero dovuto ricoprire i cospiratori, così Olbricht convocò nel suo appartamento a Berlino, il generale Beck, il colonnello Treskow e il dottor Goerdeler, quest’ultimo dato che conosceva la politica e la mentalità tedesca meglio di chiunque altro, ricadde su di lui la carica di nuovo cancelliere, il generale Beck avrebbe ricoperto la carica di nuovo capo di stato.

Più i giorni passavano e più l’esito del possibile attentato appariva sempre più critico, infatti dopo l’invasione dell’Unione Sovietica da parte dei tedeschi, Hitler aveva trasferito da Berlino a Restenburg il suo quartier generale, il Furher temendo altri attentati lasciava di rado la sua residenza privata di Berghof e non raramente si esibiva pubblicamente, inoltre Henrich Himmler, le SS e la Gestapo nutrivano forti sospetti ed erano costantemente vigili.

Carl Friedrich Goerdeler
Carl Friedrich Goerdeler

Nel 1943, Treskow incontrò un giovane ufficiale, il colonnello Claus Von Stauffenberg impegnato in Tunisia, durante un bombardamento aereo alleato quest’ultimo venne gravemente ferito, perdendo la mano destra, due dita della mano sinistra e l’occhio sinistro, la sua educazione cattolica e conservatrice lo convinse a condividere il pensiero che nel 1942 si era già largamente diffuso tra gli alti ufficiali dell’esercito, il perdurare della guerra avrebbe portato la Germania al disastro, Hitler doveva uscire di scena, inizialmente era contrario all’assassinio, ma dopo la disfatta di Stalingrado che avrebbe ovviamente portato all’offensiva sovietica, cambiò opinione.

Dopo essersi rimesso dalla convalescenza, venne contattato dai cospiratori e accettò senza obiettare di unirsi al loro ambizioso progetto, il generale Olbricht lo nominò capo di stato maggiore delle truppe territoriali, questa nuovo incaricò gli garantiva di partecipare alle riunioni militari, nelle quali era presente anche il Furher in persona, di conseguenza la scelta su chi doveva compiere l’assassinio, ricadde proprio su di lui.

Claus Von Stauffenberg
Claus Von Stauffenberg

Nel 1943, Stauffenberg e Treskow rividero e modificarono la strategia in assoluta segretezza, e il generale Olbricht presentò le modifiche del progetto definito Operazione Valchiria al resto dei cospiratori, subito dopo l’attentato le truppe della riserva sarebbero state mobilitate con il compito di occupare i principali edifici governativi e arrestare i fedelissimi di Hitler, ma c’era un problema, l’unico uomo che poteva dare inizio a Valchiria, era il generale Friedrich Fromm, comandante in capo dell’esercito territoriale, il quale si trovò a dover scegliere se partecipare alla congiura o essere arrestato assieme ai militari fedeli al Furher.

La partecipazione di Stauffenberg era indispensabile per la riuscita del complotto, infatti sarebbe dovuto rientrare immediatamente a Berlino dopo l’attentato per prendere il comando dell’esercito della riserva, nel frattempo il generale Fellgiebel avrebbe dato la notizia dell’assassinio al generale Olbricht, il quale avrebbe dato inizio a Valchiria a nome di Fromm, quest’ultimo era a conoscenza del complotto, ma rimase neutrale, se l’attentato fosse fallito, avrebbe agito contro i cospiratori.

Friedrich Fromm
Friedrich Fromm

L’Operazione Valchiria, aveva inoltre un’altro punto debole, la certezza della morte di Hitler era indispensabile, senza la sua morte non vi era possibilità di dare inizio all’operazione, infatti i comandanti di distretto tedeschi non avrebbero obbedito agli ordini della milizia, inoltre prima che Stauffenberg fosse rientrato a Berlino sarebbero passate tre ore, un’eternità, se i comandanti di distretto avrebbero espresso dubbi sulla morte del Furher, solo Fromm poteva dare conferma, inoltre se il blocco delle comunicazioni attuato da Fellgiebel non avesse retto, i fedelissimi di Hitler avrebbero potuto trasmettere i rispettivi contrordini.

Il dottor Goerdeler aveva espressamente vietato l’assassinio di Hitler se non fosse stato possibile eliminare anche Himmler, suo più stretto collaboratore, il 7 luglio, Stauffenberg ebbe occasione di eliminare il Furher, aveva nascosto in una valigetta due blocchetti di esplosivo che sarebbero esplosi a causa dell’eccessivo calore presente nel bunker tedesco, ma gli fu proibito di agire a causa dell’assenza di Himmler alla riunione.

Erich Fellgiebel
Erich Fellgiebel

20 luglio 1944, il colonnello Stauffenberg venne convocato alla Tana del Lupo a Rastenburg per una riunione militare, Hitler era presente, il metodo per assassinarlo era lo stesso del 7 luglio, all’interno della valigetta di Stauffenberg era stato nascoste due blocchetti di esplosivo plastico che dovevano essere attivati a tempo, attraverso un detonatore formato da una sottile molla di rame che sarebbe stata corrosa da un acido.

Giunto a Rastenburg, Stauffenberg ordinò al suo pilota di essere pronto a decollare al suo ritorno, fatto ciò si diresse alla Tana del Lupo accompagnato dal fedele collaboratore tenente Von Haften, il quartier generale di Hitler era una vera e propria roccaforte, protetta da campi minati, postazioni di mitragliatrici, filo spinato e tiratori scelti, inoltre chiunque entrasse o uscisse dal complesso, era sottoposto ad un’accurata perquisizione, indipendentemente dal suo grado militare, ma grazie all’ordine di Hitler, Stauffenberg e Haften riuscirono a passare evitando i controlli, alle 12:30 Stauffenberg era all’interno della Tana del Lupo.

Avvolto in una camicia all’interno della borsa, l’esplosivo innescato venne lasciato sotto la scrivania a pochi metri dal Furher da Stauffenberg, il quale ebbe modo di allontanarsi dalla riunione grazie alla telefonata di Fellgiebel.

L’esplosivo era stato scelto perchè nel bunker avrebbe avuto maggior potenza grazie all’assenza di finestra e allo spazio ristretto, ma la sala riunioni, il luogo dell’attentato, era un’ampia stanza in legno e mattoni dotata di larghe finestre tutte aperte, Stauffenberg inizò a sospettare che l’esplosivo non fosse sufficiente, ma ormai era troppo tardi, il colonnello Heinz Brandt che si trovava al fianco del Furher spostò con il piede la valigetta dietro la gamba del tavolo evitando così l’uccisione di Hitler.

Indice del contenuto

  1. Sala riunioni dopo l’esplosione
  2. Processo ai cospiratori

Sala riunioni dopo l’esplosione

Stauffenberg ebbe appena il tempo di uscire dall’edificio ed iniziare a percorrere i 300 metri che lo separavano dall’automobile dove lo attendeva Von Haften, alle 12:42 l’ordigno esplose, Stauffenberg avrebbe dovuto accertarsi della morte di Hitler prima di andarsene, ma la confusione e la paura ebbero il sopravvento, così salì immediatamente sull’auto e diede ordine all’autista di portare lui e Haften alla pista di decollo, alle 12:44 Stauffenberg evitò i controlli e raggiunse il suo aereo.

Attentato A Hitler Del 20 Luglio 1944 (schema)
(Blu) Hitler – (Rosso) Deceduti (Giallo) Bomba

Dopo l’esplosione il generale Fellgiebel, contattò l’ufficio di Olbricht a Berlino, ma dalla finestra da cui poteva osservare la sala riunione, tra il fumo e la confusione, scorse una figura, un uomo ferito sorretto dal feldmaresciallo Keitel, quell’uomo era Adolf Hitler, le comunicazioni di Fellgibel erano molto disturbate e Olbricht non riuscì a capire «È successa una cosa terribile, il Furher è vivo!», in preda al panico, Olbricht non dette inizio a Valchiria e non mise neanche le truppe della riserva in allerta, ignorando le pressioni del colonnello Albrecht Von Quirnheim.

Giunto a Berlino, Stauffenberg furibondo per il mancato inizio di Valchiria, si precipitò da Olbricht costringendolo a dare inizio all’operazione nonostante il rifiuto di Fromm, che aveva personalmente parlato con il feldmaresciallo Kaitel, il quale gli aveva riferito che il Furher era vivo, Valchiria era cominciata, le truppe della riserve in tutta la Germania furono mobilitate, in poche ore migliaia di fedelissimi di Hitler vennero arrestati, ma a Berlino la radio non venne occupata e alle 18:45 vennero trasmessi i primi messaggi che il Furher era vivo.

Stauffenberg fece del suo meglio per smentire la notizia, ma ogni suo ordine venne ignorato, in tutta la Germania, coloro che erano stati arrestati vennero immediatamente rilasciati e l’ordine venne ristabilito, alle 19:00 i soldati che ancora non erano stati informati della notizia, giunsero al ministero per arrestare il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels, ma giunti nel suo ufficio vennero messi in contatto dallo stesso Goebbels con Hitler in persona, il quale affidò loro il preciso compito di arrestare i cospiratori.

Processo ai cospiratori

Processo ai cospiratori
Processo ai cospiratori

Poco dopo mezzanotte il colonnello Stauffenberg, il generale Beck, il colonnello Quirnheim, il tenente Von Haeften e il generale Olbricht, vennero arrestati e fucilati su ordine di Fromm nel cortile del Bendlerblock.
Subito dopo le SS vietarono le esecuzioni e consegnarono i cospiratori rimasti nelle mani della Gestapo, poche settimane dopo, quasi tutti i cospiratori vennero arrestati compresi i loro parenti più stretti, oltre 5.000 furono i sospetti congiurati arresti e processati e oltre 200 furono quelli giustiziati, fra i sospettati uscì persino il nome del feldmaresciallo Erwin Rommel, il quale fu costretto sotto tortura ad ammettere la sua partecipazione al colpo di stato.

L’attentato del 20 luglio 1944 fu l’ultimo dei 15 attentati alla vita di Adolf Hitler, 9 mesi dopo quest’ultimo si suicidò nel suo bunker a Berlino mentre la città era stretta d’assedio dei sovietici.

Sorgente: Tratto da: Al passo con la storia
Tags: 194420 luglio 1944Adolf HitlerAttentato a HitlerCarl Friedrich GoerdelerClaus Von Stauffenbergerich fellgiebelerwin witzlebenFriedrich FrommFriedrich OlbrichtFührerGermaniaGermania NazistaHeinrich HimmlerHitlerla tana del lupoludwig beckMysteria NewsOperazione SparkOperazione ValchiriaRastenburgSeconda Guerra MondialeSSwermacht

Ciao, qui puoi iscriverti per ricevere le notifiche in tempo reale sulle nuove notizie del sito Mysteria!

Cancella la sottoscrizione delle notifiche
Articolo Precedente

Adolf Hitler è morto a Berlino o fuggì in Sud America?

Prossimo Articolo

Auschwitz-Birkenau: il prodotto della follia nazista

Mysteria

Mysteria

Ogni persona è un enigma. È un puzzle non solo per se stesso, ma anche per tutti gli altri, e il grande mistero del nostro tempo è il modo in cui decifrare questo puzzle.

Prossimo Articolo
Auschwitz

Auschwitz-Birkenau: il prodotto della follia nazista

Effettua il login per partecipare alla discussione
  • A still-image screenshot from Kenny Veach’s M Cave Hike on YouTube.

    L’inspiegabile scomparsa di Kenny Veach

    33 condivisioni
    Condividi 13 Tweet 8
  • Nathan Campbell: La misteriosa scomparsa alla ricerca della Piramide Nera

    10 condivisioni
    Condividi 5 Tweet 2
  • Black Dolphin, il carcere che tutti i criminali vorrebbero evitare

    13 condivisioni
    Condividi 9 Tweet 2
  • Ripper Crew: i macabri riti degli squartatori di Chicago

    5 condivisioni
    Condividi 2 Tweet 1
  • Il miracolo e la tragedia: Kenji Iwamura e il suo SOS

    5 condivisioni
    Condividi 2 Tweet 1

Tag

Adolf Hitler Alieni Antico Egitto Archeologia Assassini Assassini Seriali Chernobyl CIA Cospirazioni Criminali Cronaca Nera Disastri Egitto Führer Germania Germania Nazista Giappone Guerra Fredda Hitler Inghilterra Italia Leggende Luna Luoghi Misteriosi Missioni Spaziali Misteri Irrisolti Misteri Religiosi Mysteria News NASA Nazismo Oggetti Misteriosi Omicidi Seriali Radiazioni Russia Scienza Seconda Guerra Mondiale Serial Killer Spazio Stati Uniti Storia Terzo Reich Ucraina UFO Unione Sovietica URSS
Facebook Twitter Telegram

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n°62 del 2001. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, ne del contenuto dei siti linkati.

Mysteria-Logo

2014 - 2023 © Copyright Mysteria - Designed by Bronx Design

Bentornato/a!

Accedi con Facebook
Accedi con Google
O

Accedi al tuo account di seguito

Password dimenticata?

Recupero della password

Inserire il nome utente o l'indirizzo e-mail per reimpostare la password.

Login

Add New Playlist

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Home
  • Disclaimer
  • Privacy Policy
  • Contattaci

2014 - 2023 © Copyright Mysteria - Designed by Bronx Design

Questo sito web utilizza i cookie per diversi scopi. Per ulteriori informazioni vedi la nostra Privacy e Cookie Policy.
Are you sure want to unlock this post?
Sblocco a sinistra : 0
Sei sicuro di voler cancellare la sottoscrizione?