Da quando l’emergenza coronavirus ha travolto l’Italia mascherine e disinfettanti per le mani sono diventati introvabili. Molte aziende hanno scelto di convertire le loro produzioni per aiutare operatori sanitari, Protezione Civile e forze dell’ordine.
La distilleria di Canelli del Gruppo Pernod Ricard, di cui fa parte lo storico amaro Ramazzotti, ha convertito nel periodo di questa epidemia da Coronavirus la propria produzione per aiutare la comunità di Cannelli con un disinfettante per le mani da distribuire localmente a sostegno della comunità locale del paese.
L’Amaro Ramazzotti venne prodotto per la prima volta a Milano nel 1815. Nacque come Amaro Felsina Ramazzotti da una ricetta segreta di Ausano Ramazzotti (1791-1866) un farmacista bolognese trasferitosi a Milano agli inizi del XIX secolo.
Lo stabilimento del comune piemontese, in provincia di Asti, ha iniziato la produzione del disinfettante quando la situazione non era così emergenziale, con le prime bottigliette distribuite al personale della distilleria e degli uffici di Milano. Dal 27 marzo ha iniziato a produrre e imbottigliare la soluzione disinfettante, per distribuirla anche alla Croce Rossa italiana, alla Protezione Civile, ai Vigili del fuoco, per offrire un aiuto concreto a chi è in prima linea in questo momento.
L’azienda non è stata convertita completamente, per rispettare le scadenze di consegna soprattutto con il mercato estero, ma ha dedicato alcune linee alla produzione e all’imbottigliamento del disinfettante. Ogni bottiglietta viene riempita manualmente, e così continuerà nei prossimi giorni. Nella miscela viene inserita anche una parte di distillato di scorza d’arancia, lo stesso usato nell’amaro, per renderlo più caratteristica.
L’iniziativa di riconversione produttiva di Ramazzotti segue l’impegno di stabilimenti di altri marchi del gruppo, come quello di Absolut Vodka in Svezia, di Rabbit Hole, di Smooth Amber e Tx Whiskey negli Stati Uniti.
Altre aziende, come Ramazzotti, hanno convertito la propria produzione per aiutare coloro che contrastano la diffusione del virus Covid-19. Tra queste Giorgio Armani che ha deciso di convertire tutti gli impianti produttivi italiani per la produzione di camici monouso per gli operatori sanitari. Anche Giglio Group, impegnata nel settore dell’e-commerce, ha deciso di convertire alcune piattaforme e linee logistiche destinate alla moda, in linee di approvvigionamento delle mascherine.

