Probabilmente si tratta della struttura megalitica più conosciuta e misteriosa dell mondo, è la grande piramide di Giza (Piramide di Cheope), la più antica e grande delle tre piramidi d’Egitto, si ritiene che questo miracolo dell’ingegneria fu costruito in un periodo di soli 22 anni, ma i conti non tornano.
Secondo George A. Tsoukalos, direttore del Legendary Times Magazine, non è possibile che la grande piramide fu costruita in un arco di tempo così breve, perché se così fosse, logisticamente parlando, si sarebbe dovuta tagliare trasportare e sistemare una pietra ogni 9 secondi.
Ingegneri moderni hanno ulteriormente confermato che neanche oggi, con le la tecnologie avanzate e le attrezzature moderne, potrebbero costruire la grande piramide in soli 22 anni.
Esiste ogni genere di teoria su come fu costruita la grande piramide di Giza, alcune abbastanza eccessive, come le visite da parte di extraterrestri o l’esistenza di una progredita civiltà umana prediluviana. Si tende invece a credere a teorie che farebbero immaginare a migliaia di operai che tirano lunghe corde su una rampa che doveva essere lunga almeno 3 chilometri per portare e collocare i blocchi dove sono adesso.
L’unica cosa certa, è che i blocchi di pietra della grande piramide sono allineati in maniera molto accurata e che l’architettura è così precisa che anche i tecnici di oggi, farebbero fatica a replicare.
Inoltre, sorgono diverse domande – lecite – su come avrebbero fatto a lavorare gli enormi blocchi di granito che si trovano all’interno delle piramidi. È comunque difficile ipotizzare che quelle opere siano state fatte a mano. Tanto che oggi non c’è una teoria che abbia avuto una conferma certa, sulla lavorazione e la messa in opera di questa struttura megalitica, siamo ancora alle teorie.
Le dimensioni enormi e il peso delle pietre, moltiplicate per il loro numero, rendono certa una cosa: la costruzione della grande piramide resta una delle più grandi meraviglie e uno dei più grandi misteri dell’ingegneria edile.
Non vogliamo sminuire l’ingegno umano, perché credo che abbiamo l’abilità per creare capolavori simili, ma in un tempo molto più lungo quindi deve esserci stata una trasmissione delle conoscenze ai nostri antenati per poter realizzare queste opere.
In Egitto ci sono delle tradizioni antiche, che affermano che la grande piramide fu costruita da un faraone di nome Saurit, conosciuto nota nella comunità ebraica come Enoch.
Enoch è un profeta dell’Antico Testamento e leggendo la sua vicenda nei testi apocrifi è possibile scorgere un collegamento tra la sua figura e gli esseri extraterrestri, infatti egli racconta chiaramente di averli incontrati.
Nelle scritture apocrife si racconta che Enoch dà l’ordine di costruire un edificio che non potrà essere distrutto per migliaia di anni e gli antichi testi egizi dicono chiaramente che le piramidi furono costruite dagli esseri umani, ma con l’assistenza del guardiani del cielo, ossia degli Dei.
Una delle sette meraviglie del mondo – la grande piramide di Giza – , oltre che per l’archeologia e l’ingegneria, resta un grande mistero anche per la geografia.
Nel 1877, lo scrittore e teologo Joseph Seiss dimostra che la grande piramide sorge sull’intersezione della più lunga linea di latitudine e della più lunga linea di longitudine, al centro esatto dell’intera massa di terra emersa del mondo. Inoltre, tutti i quattro lati si allineano in maniera precisa con i quattro punti cardinali della bussola, nonostante questo strumento sia stato inventato migliaia di anni dopo la costruzione della piramide.
Ed è solo una mera coincidenza che la costruzione di piramidi molti simili a quella di Giza si stesse evolvendo esattamente dall’altra parte del mondo, nel continente mesoamericano?
Ci sono piramidi su remote isole del Pacifico, in India, in Messico, ingegneria di costruzione presente in tutto il mondo, ma gli archeologi non sono ancora in grado di spiegare perché culture dissimili, separate da migliaia di chilometri, possano aver costruito strutture allo stesso modo.